Det-Tronics EQP Fire and Gas Detection/Releasing System Manuale d'uso
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POSIZIONE E INSTALLAZIONE DEL
RIVELATORE DI GAS
Per offrire la massima protezione, è necessario
posizionare correttamente i dispositivi di rivelazione di
gas. La determinazione del giusto numero dei
dispositivi da utilizzare e del loro corretto
posizionamento varia in base ai requisiti specifici
dell'area da proteggere.
Durante il posizionamento di un dispositivo di
rivelazione di gas, è necessario tenere presente
quanto segue:
1. Tipo di gas. Se si tratta di un gas più leggero
dell'aria (acetilene, idrogeno, metano, ecc.),
posizionare il sensore al di sopra della potenziale
sorgente. Posizionare il sensore a stretto contatto
con il pavimento per gas che sono più pesanti
dell'aria (benzene, butano, butilene, propano,
esano, pentano, ecc.) o per i vapori provenienti
da versamenti di liquidi infiammabili.
NOTA
Le correnti d'aria potrebbero far salire un gas
più pesante dell'aria. Inoltre, il gas potrebbe
risalire se ha una temperatura maggiore rispetto
all'ambiente circostante.
2. Con che rapidità il gas si diffonde nell'aria?
Scegliere una posizione per il sensore quanto più
vicina possibile alla presunta fuga di gas.
3. Caratteristiche della ventilazione. I movimenti
dell'aria provocano un accumulo maggiore di gas
in una determinata area rispetto a un'altra. È
necessario posizionare i dispositivi in aree in cui
si prevede una maggior concentrazione di gas.
4. I dispositivi devono essere rivolti verso il basso,
per evitare l'accumulo di umidità o agenti
contaminanti nel filtro.
5. I dispositivi devono essere accessibili per
l'esecuzione di test e per la taratura.
NOTA
In alcune installazioni, potrebbe essere richiesto
l'utilizzo del kit di separazione del sensore.
AMBIENTI E SOSTANZE IN GRADO DI INFLUIRE
SULLE PRESTAZIONI DEL RIVELATORE DI GAS
È necessario posizionare i sensori catalitici in punti
esenti da potenziali rischi di contaminazione che
potrebbero provocare una riduzione della sensibilità
del dispositivo, tra cui:
A. Sostanze che ricoprono o bloccano siti attivi sulla
superficie catalitica del sensore attivo, quali
sostanze metallo-organiche volatili, gas o vapori
di idruro e composti volatili contenenti fosforo,
boro, silicone, ecc.
Sporco e olio, sostanze corrosive come il Cl2
(cloro) o l'HCl, spruzzi di vernice o residui di
soluzioni detergenti in grado di ostruire i fori del
dispositivo di arresto della fiamma.
NOTA
Se sussistono queste condizioni, è necessario
installare una copertura antipolvere per
proteggere il dispositivo di arresto della fiamma.
B. Sostanze che ricoprono i siti attivi sulla superficie
catalitica del sensore attivo, quali metalli volatili,
sostanze organiche, gas o vapori di idruro e
composti volatili contenenti fosforo, boro, silicone,
ecc.
Esempi:
Sigillanti al silicone RTV
Grassi e oli al silicone
Piombo tetraetile
Fosfina
Diborano
Silano
Trimetilclorosilano
Fluoruro di idrogeno
Trifluoruro di boro
Esteri fosfati
Tabella 3-16 - Lunghezza massima del cablaggio per solenoidi certificati FM, per applicazioni a pioggia e a preallarme
Solenoidi
Lunghezza massima del cavo in piedi (metri)
Gruppo solenoidi FM Produttore
Modello
12 AWG
14 AWG
16 AWG 18 AWG
B
ASCO
T8210A107
183 (56)
115 (35)
72 (22)
46 (14)
D
ASCO
8210G207
314 (96)
198 (60)
124 (38)
78 (24)
E
Skinner
73218BN4UNLVNOC111C2
331 (101)
208 (63)
131 (40)
82 (25)
F
Skinner
73212BN4TNLVNOC322C2
130 (40)
82 (25)
51 (16)
32 (10)
G
Skinner
71395SN2ENJ1NOH111C2
331 (101)
208 (63)
131 (40)
82 (25)
H
Viking
HV-274-0601
180 (55)
110 (34)
70 (21)
45 (14)