Det-Tronics EQP Fire and Gas Detection/Releasing System Manuale d'uso

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11.1

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95-4533

POSIZIONE E INSTALLAZIONE DEL

RIVELATORE DI GAS

Per offrire la massima protezione, è necessario

posizionare correttamente i dispositivi di rivelazione di

gas. La determinazione del giusto numero dei

dispositivi da utilizzare e del loro corretto

posizionamento varia in base ai requisiti specifici

dell'area da proteggere.

Durante il posizionamento di un dispositivo di

rivelazione di gas, è necessario tenere presente

quanto segue:

1. Tipo di gas. Se si tratta di un gas più leggero

dell'aria (acetilene, idrogeno, metano, ecc.),

posizionare il sensore al di sopra della potenziale

sorgente. Posizionare il sensore a stretto contatto

con il pavimento per gas che sono più pesanti

dell'aria (benzene, butano, butilene, propano,

esano, pentano, ecc.) o per i vapori provenienti

da versamenti di liquidi infiammabili.

NOTA

Le correnti d'aria potrebbero far salire un gas

più pesante dell'aria. Inoltre, il gas potrebbe

risalire se ha una temperatura maggiore rispetto

all'ambiente circostante.

2. Con che rapidità il gas si diffonde nell'aria?

Scegliere una posizione per il sensore quanto più

vicina possibile alla presunta fuga di gas.

3. Caratteristiche della ventilazione. I movimenti

dell'aria provocano un accumulo maggiore di gas

in una determinata area rispetto a un'altra. È

necessario posizionare i dispositivi in aree in cui

si prevede una maggior concentrazione di gas.

4. I dispositivi devono essere rivolti verso il basso,

per evitare l'accumulo di umidità o agenti

contaminanti nel filtro.

5. I dispositivi devono essere accessibili per

l'esecuzione di test e per la taratura.

NOTA

In alcune installazioni, potrebbe essere richiesto

l'utilizzo del kit di separazione del sensore.

AMBIENTI E SOSTANZE IN GRADO DI INFLUIRE

SULLE PRESTAZIONI DEL RIVELATORE DI GAS
È necessario posizionare i sensori catalitici in punti

esenti da potenziali rischi di contaminazione che

potrebbero provocare una riduzione della sensibilità

del dispositivo, tra cui:

A. Sostanze che ricoprono o bloccano siti attivi sulla

superficie catalitica del sensore attivo, quali

sostanze metallo-organiche volatili, gas o vapori

di idruro e composti volatili contenenti fosforo,

boro, silicone, ecc.

Sporco e olio, sostanze corrosive come il Cl2

(cloro) o l'HCl, spruzzi di vernice o residui di

soluzioni detergenti in grado di ostruire i fori del

dispositivo di arresto della fiamma.

NOTA

Se sussistono queste condizioni, è necessario

installare una copertura antipolvere per

proteggere il dispositivo di arresto della fiamma.

B. Sostanze che ricoprono i siti attivi sulla superficie

catalitica del sensore attivo, quali metalli volatili,

sostanze organiche, gas o vapori di idruro e

composti volatili contenenti fosforo, boro, silicone,

ecc.

Esempi:

Sigillanti al silicone RTV

Grassi e oli al silicone

Piombo tetraetile

Fosfina

Diborano

Silano

Trimetilclorosilano

Fluoruro di idrogeno

Trifluoruro di boro

Esteri fosfati

Tabella 3-16 - Lunghezza massima del cablaggio per solenoidi certificati FM, per applicazioni a pioggia e a preallarme

Solenoidi

Lunghezza massima del cavo in piedi (metri)

Gruppo solenoidi FM Produttore

Modello

12 AWG

14 AWG

16 AWG 18 AWG

B

ASCO

T8210A107

183 (56)

115 (35)

72 (22)

46 (14)

D

ASCO

8210G207

314 (96)

198 (60)

124 (38)

78 (24)

E

Skinner

73218BN4UNLVNOC111C2

331 (101)

208 (63)

131 (40)

82 (25)

F

Skinner

73212BN4TNLVNOC322C2

130 (40)

82 (25)

51 (16)

32 (10)

G

Skinner

71395SN2ENJ1NOH111C2

331 (101)

208 (63)

131 (40)

82 (25)

H

Viking

HV-274-0601

180 (55)

110 (34)

70 (21)

45 (14)

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