14 muting unidirezionale/bidirezionale, 16 pssd, 17 pericoli di stazionamento nella zona pericolosa – Banner MMD-TA-11B Muting Modules Manuale d'uso
Pagina 21: 18 collegamenti di interfaccia fsd, Re la, Avvertenza

Modulo di muting (MM-TA-12B e MM2-TA-12B)
Informazioni di sicurezza
MANUALE D’ISTRUZIONI – VERSIONE EUROPEA
114143 Rev C 08.07.03
11
1.11.14 Muting unidirezionale/bidirezionale
Il muting unidirezionale permette di inibire il funzionamento del
dispositivo di protezione solo se i dispositivi di muting sono
azionati nell’ordine M1, M2 (avvio muting), M3 e M4. Questo
metodo permette il flusso del materiale in un’unica direzione e
riduce la possibilità di elusione intenzionale dei dispositivi di
muting.
Il muting bidirezionale permette di inibire il funzionamento del
dispositivo di protezione quando l’azionamento di M1-M2 o
M3-M4 è conforme ai
Requisito di simultaneità (vedi
. Ciò consente il flusso di materiale in entrambe le di-
rezioni (flusso del materiale bidirezionale).
Se si utilizzano quattro dispositivi di muting (M1, M2, M3 e
M4), per prolungare il tempo di muting fino a quando la barriera
ottica è libera da ostacoli, l’oggetto deve attivare tutti i quattro
dispositivi contemporaneamente durante un ciclo di muting.
1.11.15 Utilizzo di specchi con sistemi di
sicurezza ottici
AVVERTENZA!
PROTEZIONE DI PIÙ ZONE
NON
PROTEGGERE
PIÙ
ZONE
CON
SPECCHI
O
CAMPI
DI
RILEVAMENTO
MULTIPLI
,
SE
IL
PERSONALE
PUÒ
AVERE
ACCESSO
ALLA
ZONA
PERICOLOSA
MENTRE
IL
SISTEMA
È
INIBITO
,
E
SE
NON
SONO
STATE
INSTALLATE
PROTEZIONI
SUPPLEMENTARI
PER
RILE
-
VARE
LA
PRESENZA
DI
PERSONE
,
IMPARTENDO
ALL
’
OCCORRENZA
UN
ORDINE
DI
AR
-
RESTO
ALLA
MACCHINA
(
VEDERE
LA
, P
ERICOLI
DOVUTI
ALLO
STAZIONAMENTO
NELLA
ZONA
PERICOLOSA
).
Gli specchi sono normalmente utilizzati con le barriere ottiche
di sicurezza monoraggio e multiraggio, per proteggere lateral-
mente una zona pericolosa. Se la barriera ottica di sicurezza vie-
ne inibita, sarà sospesa anche la funzione di protezione su tutti
i lati. Non deve essere possibile accedere alla zona protetta sen-
za essere rilevati (e pertanto senza permettere al sistema di in-
viare il segnale di arresto al dispositivo di comando della
macchina). La protezione supplementare è normalmente fornita
da dispositivi aggiuntivi che possono essere collegati agli in-
gressi USSI (per MM-TA-12B) o SSI (per MM2-TA-12B) e che
rimangono attivi mentre il dispositivo primario viene inibito.
Pertanto l’uso di specchi non è di norma permesso in appli-
cazioni di muting.
1.11.16 PSSD
Si sconsiglia di effettuare il muting di
multipli o di un PSSD con più campi di rilevamento a meno
che non esista alcun rischio che una persona entri nell’area pro-
tetta senza essere rilevata e pertanto senza che venga inviato al-
cun segnale di arresto agli organi di comando della macchina.
Come nel caso dell’uso di specchi (vedi sopra), se si effettua il
muting di più campi di rilevamento, esiste la possibilità che il
personale penetri all’interno di un’area o di un punto di accesso,
i cui sistemi di protezione sono inibiti, entrando così nell’area
protetta senza essere rilevati.
Ad esempio: se, in un’applicazione di controllo entrata/uscita,
l’arrivo di un pallet attiva il ciclo di muting e se entrambi i PSSD
di ingresso e uscita sono inibiti, è possibile che una persona en-
tri nell’area protetta attraverso l’uscita della cella. Una soluzione
a questo problema potrebbe essere l’inibizione dell’entrata e
dell’uscita con dispositivi di protezione diversi.
1.11.17 Pericoli di stazionamento nella zona
pericolosa
AVVERTENZA!
PERICOLI DOVUTI ALLO STAZIONAMENTO NELLA ZONA PERICOLOSA,
PSSD E FUNZIONE DI MUTING
S
E
IL
I
È
INSTALLATO
A
PROTEZIONE
DI
UN
’
APPLICAZIONE
NELLA
QUALE
IL
PERSONALE
HA
ACCESSO
ALLA
ZONA
O
AL
CAMPO
DI
RILEVAMENTO
(
AD
ESEMPIO
:
UN
OPERATORE
DELLA
MACCHINA
CHE
DEVE
ACCEDERE
AL
PUNTO
PE
-
RICOLOSO
)
È
NECESSARIO
IMPEDIRE
L
’
ACCESSO
ALLA
ZONA
MENTRE
IL
PSSD
È
INI
-
BITO
. È
NECESSARIO
SORVEGLIARE
CONTINUAMENTE
LE
PERSONE
PRESENTI
ALL
’
INTERNO
DELLA
ZONA
PROTETTA
. C
IÒ
PUÒ
ASSICURARE
CHE
NON
VERRÀ
AVVIA
-
TO
ALCUN
CICLO
MACCHINA
SE
UN
INDIVIDUO
SI
TROVA
ANCORA
ALL
’
INTERNO
DELLA
ZONA
PERICOLOSA
UNA
VOLTA
TRASCORSO
IL
TEMPO
DI
MUTING
. P
ER
ESEMPI
PRA
-
TICI
,
VEDERE
LA
E
NON
È
POSSIBILE
ELIMINARE
I
RI
-
SCHI
DI
STAZIONAMENTO
NELLA
ZONA
PERICOLOSA
,
COME
IN
APPLICAZIONI
DI
CONTROLLO
DELL
’
ENTRATA
/
USCITA
,
SARÀ
NECESSARIO
RILEVARE
L
’
INGRESSO
DEL
PERSONALE
NELLA
ZONA
PROTETTA
E
ARRESTARE
IMMEDIATAMENTE
I
MOVIMENTI
PE
-
RICOLOSI
IN
CASO
DI
ACCESSO
.
I pericoli dovuti allo stazionamento nella zona pericolosa sono
tipici di applicazioni nelle quali il personale può penetrare attra-
verso un sistema di protezione (provocando l’arresto del movi-
mento pericoloso e la cessazione del pericolo) e avere accesso
alla zona pericolosa. Una volta all’interno della zona protetta, la
loro presenza non può più essere rilevata e il sistema di prote-
zione non è più in grado di impedire l’avvio o il riavvio del ciclo
macchina. Il pericolo insito in tali situazioni è quindi l’avvio o il
riavvio della macchina mentre il personale si trova all’interno
della zona pericolosa.
Nei sistemi che utilizzano barriere ottiche di sicurezza, esiste
pericolo di stazionamento nella zona pericolosa se le DISTANZA
MINIMA DI SICUREZZA sono calcolate in base a tempi di arre-
sto lunghi, se il sistema non è in grado di rilevare oggetti di pic-
cole dimensioni, se esiste la possibilità di attraversare la
barriera di protezione o di superarla dall’alto, oppure se sussi-
stono altri problemi di installazione.
Può esistere pericolo di accesso non rilevato se la distanza tra
la zona protetta e il telaio della macchina o un riparo fisso è di
soli 75mm.
1.11.18 COLLEGAMENTI DI INTERFACCIA FSD
possono essere di diverso tipo, anche se i tipi più co-
muni sono costituiti da relè con contatti a guida forzata, mecca-
nicamente collegati, o moduli di interfaccia. Il collegamento
meccanico tra i contatti permette di monitorare il dispositivo
tramite il circuito EDM per certi tipi di guasto.
A seconda dell’applicazione, l’uso di FSD può facilitare il con-
trollo della tensione e della corrente che risultino diverse rispet-
to a quelle delle uscite OSSD del modulo. Gli FSD possono
inoltre essere utilizzati per il controllo di più punti pericolosi,
creando circuiti di arresto di sicurezza multipli.
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