Watlow EZ-ZONE RMC Manuale d'uso
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Modulo RMC Watlow EZ-ZONE
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Capitolo 7 - Caratteristiche
4. Eseguire il calcolo definito in precedenza (7b o 8b)
per l’utente o l’amministratore.
5. Inserire il risultato del calcolo nel display superio-
re utilizzando i tasti freccia Su ¿ e Giù ¯ oppure
utilizzando il software EZ-ZONE Configurator.
6. Uscire dalla pagina di fabbrica tenendo premuto il
tasto infinito ˆ per due secondi.
Di seguito sono riportate le formule utilizzate dall’uten-
te e dall’amministratore per calcolare la password:
Password uguale a:
7. Utente
a. Se Ripristino password [roll] è disattivato,
la password [pass] corrisponde alla password
utente [pas;u].
b. Se Ripristino password [roll] è attivo, la pas-
sword [pass] corrisponde a:
([pas;u] x codice) Mod 929 + 70
8. Amministratore
a. Se Ripristino password [roll] è disattivato,
la password [pass] corrisponde alla password
amministratore [pas;a].
b. Se Ripristino password [roll] è attivo, la pas-
sword [pass] corrisponde a:
([pas;a] x codice) Mod 997 + 1000
Differenze tra utente privo di password,
utente con password e amministratore
- L’utente privo di password è limitato dal
Livello accesso bloccato [loC;l].
- L’utente con password è limitato dalla Sicurezza
blocco lettura [rloC] e non dispone mai dell’ac-
cesso al menu Blocco [`loC].
- Le restrizioni imposte all’amministratore di-
pendono dalla Sicurezza blocco lettura [rloC];
l’amministratore ha però accesso al menu Blocco
da dove può modificare il blocco lettura.
Modbus - Utilizzo di blocchi di memoria
programmabili
Quando si utilizza il protocollo Modbus, il modulo
RMC offre un blocco di indirizzi che può essere con-
figurato dall’utente per fornire l’accesso diretto a un
elenco di 40 parametri configurati dall’utente. Que-
sto consente all’utente un facile accesso all’elenco
personalizzato attraverso la lettura o la scrittura su
un blocco contiguo di registri.
Per una miglior comprensione delle tabelle situate
sul retro di questa guida (
vedere l’Appendice:
(
di memoria programmabili Modbus
), leggere il se-
guente testo che definisce le intestazioni delle colon-
ne utilizzate.
Indirizzi di definizione del blocco
- Indirizzi fissi utilizzati per definire il parametro
che verrà memorizzato in “Indirizzi di lavoro”, che
possono anche essere indicati da un puntatore.
Il valore memorizzato in questi indirizzi riflette
(punta) l’indirizzo Modbus di un parametro all’in-
terno del controllo RM.
Indirizzi di lavoro del gruppo
- Indirizzi fissi direttamente correlati agli Indirizzi
di definizione del blocco associati (ad esempio, gli
indirizzi di lavoro del gruppo 200 e 201 prevedono
il parametro indicato dagli indirizzi di definizio-
ne 40 e 41).
Quando l’indirizzo Modbus di un parametro di de-
stinazione viene memorizzato in un Indirizzo di de-
finizione del gruppo, il relativo indirizzo di lavoro
restituisce il valore effettivo del parametro. Se è un
parametro scrivibile, scrivendo nei registri di lavoro
si modifica il valore effettivo del parametro.
Ad esempio, i registri Modbus 726 e 727 conten-
gono il Valore impostato alto limite 1 (vedere pagina
operazioni, menu Limite). Se i valori 726 e 727 sono
caricati rispettivamente negli Indirizzi di definizio-
ne del blocco 110 e 111 (per impostazione predefinita
questi registri sono configurati come Stato di allarme
8), il Valore impostato alto limite 1 viene ora memo-
rizzato nei registri Modbus 270 e 271.
La tabella (vedere Appendice: Blocchi di memoria
programmabili Modbus) identificata come “Indiriz-
“Indiriz-
Indiriz-
zo di definizione del gruppo e Indirizzi di lavoro del
gruppo” riflette i gruppi e gli indirizzi associati.