Il problema: il colore nel mondo dei computer – HP Serie stampanti fotografiche HP Designjet Z6200 Manuale d'uso

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Il problema: il colore nel mondo dei computer

Dispositivi di elaborazione delle immagini a colori come stampanti, schermi, proiettori e televisioni creano

colori utilizzando metodi e materiali (coloranti) diversi. Gli schermi, ad esempio, utilizzano coloranti che

emettono luce rossa (lunghezza d'onda lunga), verde (lunghezza d'onda media) e blu (lunghezza d'onda

corta). Per ottenere il colore bianco è necessario l'utilizzo di tutti e tre i coloranti, mentre per ottenere il

colore nero è necessario che non ne venga utilizzato alcuno, ovvero che non venga emessa luce. I

dispositivi che utilizzano coloranti che emettono luce sono noti come additivi, dato che la luce proveniente

da tali dispositivi viene aggiunta prima di apparire alla vista di una persona. Le stampanti, al contrario,

utilizzano materiali che assorbono parti della luce che riflettono. Esse sono dette sottrattive. Per le stampe

comuni vengono utilizzati gli inchiostri ciano (che assorbe il rosso), magenta (che assorbe il verde) e

giallo (che assorbe blu), oltre a un ulteriore inchiostro nero che assorbe la luce a tutte le lunghezze d'onda.

Per ottenere il bianco con una stampante non deve essere assorbita la luce che illumina un pezzo di carta

e per ottenere il nero, tutti gli inchiostri devono essere utilizzati per assorbire tutta la luce presente.

Per controllare la stampa dei dispositivi di elaborazione delle immagini a colori, vengono normalmente

utilizzati i seguenti spazi colore:

RGB (Rosso, verde e blue) è lo spazio colore utilizzato in genere per dispositivi additivi. Un

colore viene rappresentato come combinazione di specifiche quantità dei coloranti rosso, verde e

blu che creano l'intervallo di colori (gamma di colori) disponibile nel dispositivo.

NOTA:

Anche i dispositivi sottrattivi possono essere controllati utilizzando dati RGB. Si tratta di

metodo efficace, in particolare quando non è necessario controllare l'utilizzo dell'inchiostro nero

della stampante.

CMYK (Ciano, magenta, giallo e nero) è lo spazio colore per i dispositivi sottrattivi, come

stampanti o macchine da stampa. Un colore è rappresentato come una combinazione degli inchiostri

ciano, magenta, giallo e nero (K) e queste combinazioni specificano l'intero intervallo di colori

disponibile nel dispositivo.

Gli spazi colore sono unicamente metodi per il controllo di dispositivi di elaborazione delle immagini

diversi. Essi non consentono di descrivere direttamente i colori. Gli stessi valori CMYK, ad esempio,

consentono di creare colori diversi se inviati a stampanti diverse che utilizzano inchiostri e tipi di carta

diversi. Si prenda ad esempio una stampante in grado di utilizzare inchiostri per interni o esterni. La

stampante (hardware) è la stessa, ma ha due diverse gamme di colore a causa delle diverse composizioni

chimiche degli inchiostri (una basata sulle tinte e l'altra sui pigmenti). Inoltre, tali inchiostri devono essere

utilizzati su tipi di carta diversi, poiché l'interazione con la carta dipende dalla relativa composizione

chimica. Di conseguenza i colori risultanti da determinati valori CMYK dipendono dai tipi di inchiostro

e di carta utilizzati con una stampante. Questa spiegazione si riferisce a un'unica stampante. Pertanto,

è facile immaginare la varietà dei risultati che si possono ottenere con stampanti che utilizzano tecnologie

diverse e inchiostri con diverse composizioni chimiche.

100 Capitolo 7 Gestione dei colori

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