2 architettura dei dispositivi di misura, 2 architettura dei dispositivi di mi- sura, Dispositivi di misura con vegapuls 56k – VEGA VEGAPULS 56K Manuale d'uso
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VEGAPULS 56K
2
4
4 ... 20 mA
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1)
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> 250
2.2 Architettura dei dispositivi di mi-
sura
Un dispositivo di misura é costituito da un
sensore con segnale di uscita 4 … 20 mA e
da una unità di elaborazione e interpretazione
del segnale in corrente.
Nelle pagini che seguono trovate le configu-
razioni di apparecchi che formano un dispo-
sitivo di misura, in alcuni casi completo di
elaborazione del segnale.
Dispositivi di misura in tecnica bifilare:
• 4 … 20 mA raffigurati senza unità di elabo-
razione;
(figura in basso)
• 4 … 20 mA a un PLC attivo;
(pagina 13)
• 4 … 20 mA a un PLC attivo in zona perico-
losa (ia);
(pagina 14)
• 4 … 20 mA a un PLC passivo in zona peri-
colosa (ia);
(pagina 15)
• 4 … 20 mA a un PLC passivo in zona peri-
colosa (d);
(pagina 16)
• 4 … 20 mA a un indicatore VEGADIS
371 Ex;
(pagina 17)
Dispositivi di misura in tecnica
quadrifilare:
• 4 … 20 mA raffigurati senza elaboratore,
(pagina 18)
Dispositivi di misura con VEGAPULS 56K
• Tecnica bifilare (loop powered), alimentazione e segnale di uscita attraverso lo stesso cavo
bifilare
• Indicatore opzionale esterno con indicazione analogica e digitale (installabile fino a 25 m di
distanza dal sensore)
• Regolazione mediante PC, programmatore portatile HART
®
o con il modulo di servizio
MINICOM (inserito nel sensore o nell’indicatore esterno VEGADIS 50)
1)
Se le resistenze collegate
all’uscita del segnale 4 … 20 mA
sono inferori a 200
Ω
, occorre
inserire nel cavo di collegamento
una resistenza da 250
Ω
a 350
Ω
per tutta la durata della
regolazione.
In caso contrario, le resistenze
d’ingresso troppo basse di un
sistema di elaborazione collegato,
provocherebbero un forte
smorzamento o un corto circuito
del segnale digitale di servizio e
verrebbe compromessa la
comunicazione digitale col PC.
VEGADIS 50
VEGA-
CONNECT2
Tipi e varianti