4 montaggio e installazione, 1 istruzioni generali di montaggio, Campo di misura – VEGA VEGASON 51P…53P Profibus PA Manuale d'uso
Pagina 23: Angolo sonoro ed echi di disturbo

VEGASON 51P … 53P
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Montaggio e instalalzione
4 Montaggio e installazione
4.1 Istruzioni generali di montaggio
Campo di misura
Il criterio di scelta dell’apparecchio deve tener
conto anche del campo di misura desiderato. Il
piano di riferimento per la distanza minima e
per la distanza massima dal prodotto é la
superficie del convertitore acustico
(membrana), oppure la flangia nel caso di
apparecchi in esecuzione flangiata. Attenetevi
a questo proposito alle informazioni relative al
piano di riferimento del capitolo „3.3
Dimensioni“. Il riempimento massimo é
subordinato alla distanza minima prevista per
l’apparecchio installato (da 0,25 m a 0,75 m) e
dal luogo di montaggio dell’apparecchio o del
convertitore acustico.
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Distanza minima, max. campo di misura ed escursione di misura (esempio VEGASON 51, 52 e 53)
Max. distanza di misura: 4 m (Tipo 51), 7 m (Tipo 52), 15 m (Tipo 53)
Pieno
Escursione misura
Distanza
minima
1m
Vuoto
Distanza
minima
Distanza
minima
0,25 m
0,4 m
0,75 m
Piano di riferimento
Tipo 51
Tipo 53
Tipo 52
max. campo misura
Angolo sonoro ed echi di disturbo
Gli impulsi ultrasonori vengono focalizzati dal
convertitore acustico. Gli impulsi partono dal
convertitore acustico, simili al raggio di luce di
un riflettore e si diffondono a forma di cono.
L’angolo sonoro, con una potenza pari a -3 dB
ha un’ampiezza di 5,5° (VEGASON 51/52)
oppure di 3° (VEGASON 53).
Ogni oggetto all’interno di questo cono di
trasmissione provoca echi di disturbo. Tubi,
strutture interne al serbatoio o altre superfici di
disturbo, soprattutto se situati nel primo tratto
di cono, provocano forti riflessioni di disturbo: il
segnale di disturbo di un tubo situato a una
distanza di 6 m é 9 volte superiore dell’eco di
disturbo proveniente da una distanza di 18 m.
L’energia dell’impulso ultrasonoro che incontra
superfici di disturbo più lontane si distribuisce
su un’area più vasta, i segnali riflessi risultano
quindi più deboli e meno critici di quelli riflessi
in prossimità del massimo livello.
Accertarsi inoltre che la direzione dell’asse del
sensore sia perpendicolare alla superficie del
prodotto e che il volume all’interno del cono di
trasmissione sia completamente privo di
elementi di disturbo.
Il cono di trasmissione é qui rappresentato in
forma molto schematica e mostra solo il lobo
principale di trasmissione. In effetti esistono
anche altri deboli lobi secondari.