Flowserve ZK 313 ASME Manuale d'uso
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Note
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Funzionamento
Tutte le valvole ZK 33 sono forgiate. Gli interni (compresa la sede) sono facilmente sostituibili anche
dopo un lungo periodo di impiego. L‘otturatore/sede ad ugelli radiali ZK
®
combinano la funzione di val-
vola di regolazione con quella di valvola di intercettazione garantendo la massima resistenza all‘usura
ed assoluta tenuta.
Questo particolare gruppo è composto da vari cilindri coassiali ognuno dei quali forato con fori radiali.
Ruotando opportunamente i cilindri i fori creano molti orifizi in parallelo attraverso i quali il fluido si
espande riducendo così l‘effetto di erosione.
La portata attraverso gli ugelli radiali viene fatta variare dall‘otturatore. In funzione della sua posizione
i singoli stadi sono parzialmente o completamente aperti, provocando così la variazione di portata.
Otturatore e sede creano la chiusura a tenuta perfetta del gruppo.
La valvola di regolazione ZK 33 è dotata di otturatore (Tandem) a doppia chiusura. Nel momento della
chiusura e dell‘apertura la velocità del fluido attraverso la sede è zero, ciò significa che l‘usura della
superficie della sede è nulla.
La piccola differenza di alzata tra pistole di controllo ed otturatore è bilanciata da un gruppo di molle
a tazza.
Varie condizioni di pressione differenziale possono essere coperte mediante l‘uso di differenti stadi ad
ugelli radiali.
La speciale costruzione degli stadi ZK
®
permette di ridurre al minimo la rumorosità. Come risultato
di espansioni successive attraverso i moltissimi orifizi la rumorosità emessa dalla valvola è inferiore
a 85 dB (A) nell’intero campo di regolazione.
Il corpo valvola può essere fornito diritto o ad angolo, con dimensioni da " a 3". Alla valvola può
essere facilmente accoppiata ad un attuatore pneumatico. Il trafilamento è in accordo con la norma
EN 66-. Tenuta migliore della Classe V (ANSI).
Costruzione
ZK 313 ASME-D/20:
Valvola a corpo diritto con estremità a saldare.
Fig. 6
ZK 313 ASME-E/20:
Valvola con corpo ad angolo con estremità a saldare.
Fig. 7