Det-Tronics X5200 UVIR Flame Detector Manuale d'uso
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8.2
sORGeNti Di FALsi ALLARmi
Uv:
Il rivelatore UV non viene attivato dalla componente
ultravioletta della radiazione solare. Tuttavia,
risponde a sorgenti UV oltre il fuoco, come saldature
ad arco elettrico, lampi, effetto corona in linee ad
alta tensione, raggi x e radiazioni gamma.
iR:
Il rivelatore è stato progettato per ignorare sorgenti
costanti di infrarossi che non hanno la frequenza
irregolare di tipo "flickering" tipica di una fiamma;
tuttavia, si deve tenere presente che, se le sorgenti
costanti di infrarossi hanno una temperatura tale da
emettere adeguate quantità di radiazioni infrarosse
nell'intervallo di risposta del sensore IR e se queste
radiazioni sono soggette a interruzioni dal punto
di vista del rivelatore secondo schemi caratteristici
delle fluttuazioni di una fiamma, il sensore IR può
attivare una risposta.
Qualsiasi oggetto con una temperatura superiore
a 0° Kelvin (–273 °C) emette radiazioni infrarosse.
Più caldo è l'oggetto, maggiore è l'intensità della
radiazione emessa. Inoltre, più vicina al rivelatore
è la sorgente di infrarossi, maggiore è la possibilità
che si verifichi un falso allarme. Il sensore IR può
rispondere a sorgenti di radiazioni infrarosse con
caratteristiche di ampiezza e di modulazione a
cui lo stesso è sensibile; ad esempio oggetti caldi
soggetti a vibrazioni.
Sebbene il rivelatore sia stato progettato per
ridurre l'innesco di falsi allarmi, occorre evitare
d e t e r m i n a t e c o m b i n a z i o n i d i r a d i a z i o n i
nell'ambiente. Per esempio, se raggi infrarossi
intermittenti di intensità superiore alla soglia di
allarme incendio raggiungono il sensore IR e se,
contemporaneamente, raggiunge il rivelatore anche
un segnale prodotto da saldatura ad arco elettrico,
si genera un allarme.
NOTA
Le radiazioni generate da sorgenti di falsi allarmi
presenti nell'area, quali scintille o lampeggiamenti
periodici, possono essere effettivamente ignorate
dal rivelatore usando la funzione di ritardo o di
resistenza agli archi.
FAttORi che iNibiscONO LA RispOstA DeL
RiveLAtORe
Finestre
Le finestre in vetro e plexiglas attenuano significativamente
le radiazioni e non devono pertanto essere interposte tra
il rivelatore e una potenziale sorgente di fiamma. Se non
è possibile eliminare la vetrata o cambiare la posizione
del rivelatore, contattare Detector Electronics per
consigli sull'uso di materiali per finestre che non causano
attenuazione delle radiazioni.
Ostacoli
La radiazione deve poter raggiungere il rivelatore,
affinché questo possa rispondere. È necessario aver
cura di eliminare gli ostacoli fisici dalla linea visiva del
rivelatore. Inoltre, è necessario evitare che tra il rivelatore
e l'area protetta possano accumularsi gas o vapori in
grado di assorbire le radiazioni UV o IR. Vedere la tabella
3 per un elenco di queste sostanze.
Fumo
Il fumo è in grado di assorbire le radiazioni. Nel caso
in cui siano previsti accumuli di fumo denso prima della
presenza di una fiamma, i rivelatori utilizzati in zone
circoscritte devono essere montati sulla parete a circa
1 metro (3 piedi) dal soffitto dove l'accumulo di fumo è
ridotto.
Finestre ottiche del rivelatore
Per mantenere la massima sensibilità, è importante
che le finestre ottiche siano il più possibile prive di
contaminanti. Di seguito si elencano alcune delle
sostanze più comunemente diffuse che possono
attenuare significativamente le radiazioni UV e/o IR:
Siliconi
Olii e lubrificanti
Polvere e accumulo di sporcizia
Spruzzi di vernice
Acqua e ghiaccio