Det-Tronics X5200 UVIR Flame Detector Manuale d'uso

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5

95-4546

8.2

sORGeNti Di FALsi ALLARmi

Uv:

Il rivelatore UV non viene attivato dalla componente

ultravioletta della radiazione solare. Tuttavia,

risponde a sorgenti UV oltre il fuoco, come saldature

ad arco elettrico, lampi, effetto corona in linee ad

alta tensione, raggi x e radiazioni gamma.

iR:

Il rivelatore è stato progettato per ignorare sorgenti

costanti di infrarossi che non hanno la frequenza

irregolare di tipo "flickering" tipica di una fiamma;

tuttavia, si deve tenere presente che, se le sorgenti

costanti di infrarossi hanno una temperatura tale da

emettere adeguate quantità di radiazioni infrarosse

nell'intervallo di risposta del sensore IR e se queste

radiazioni sono soggette a interruzioni dal punto

di vista del rivelatore secondo schemi caratteristici

delle fluttuazioni di una fiamma, il sensore IR può

attivare una risposta.

Qualsiasi oggetto con una temperatura superiore

a 0° Kelvin (–273 °C) emette radiazioni infrarosse.

Più caldo è l'oggetto, maggiore è l'intensità della

radiazione emessa. Inoltre, più vicina al rivelatore

è la sorgente di infrarossi, maggiore è la possibilità

che si verifichi un falso allarme. Il sensore IR può

rispondere a sorgenti di radiazioni infrarosse con

caratteristiche di ampiezza e di modulazione a

cui lo stesso è sensibile; ad esempio oggetti caldi

soggetti a vibrazioni.

Sebbene il rivelatore sia stato progettato per

ridurre l'innesco di falsi allarmi, occorre evitare

d e t e r m i n a t e c o m b i n a z i o n i d i r a d i a z i o n i

nell'ambiente. Per esempio, se raggi infrarossi

intermittenti di intensità superiore alla soglia di

allarme incendio raggiungono il sensore IR e se,

contemporaneamente, raggiunge il rivelatore anche

un segnale prodotto da saldatura ad arco elettrico,

si genera un allarme.

NOTA

Le radiazioni generate da sorgenti di falsi allarmi
presenti nell'area, quali scintille o lampeggiamenti
periodici, possono essere effettivamente ignorate
dal rivelatore usando la funzione di ritardo o di
resistenza agli archi.

FAttORi che iNibiscONO LA RispOstA DeL
RiveLAtORe

Finestre
Le finestre in vetro e plexiglas attenuano significativamente

le radiazioni e non devono pertanto essere interposte tra

il rivelatore e una potenziale sorgente di fiamma. Se non

è possibile eliminare la vetrata o cambiare la posizione

del rivelatore, contattare Detector Electronics per

consigli sull'uso di materiali per finestre che non causano

attenuazione delle radiazioni.

Ostacoli
La radiazione deve poter raggiungere il rivelatore,

affinché questo possa rispondere. È necessario aver

cura di eliminare gli ostacoli fisici dalla linea visiva del

rivelatore. Inoltre, è necessario evitare che tra il rivelatore

e l'area protetta possano accumularsi gas o vapori in

grado di assorbire le radiazioni UV o IR. Vedere la tabella

3 per un elenco di queste sostanze.

Fumo
Il fumo è in grado di assorbire le radiazioni. Nel caso

in cui siano previsti accumuli di fumo denso prima della

presenza di una fiamma, i rivelatori utilizzati in zone

circoscritte devono essere montati sulla parete a circa

1 metro (3 piedi) dal soffitto dove l'accumulo di fumo è

ridotto.

Finestre ottiche del rivelatore
Per mantenere la massima sensibilità, è importante

che le finestre ottiche siano il più possibile prive di

contaminanti. Di seguito si elencano alcune delle

sostanze più comunemente diffuse che possono

attenuare significativamente le radiazioni UV e/o IR:
Siliconi

Olii e lubrificanti

Polvere e accumulo di sporcizia

Spruzzi di vernice

Acqua e ghiaccio

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